sabato 29 gennaio 2011

Caso "Servizi sociali", Cgil: "Uno scandalo". E Vaccarino e David, del Pd, chiedono la revoca dei finanziamenti concessi


Una vergogna. Mentre i lavoratori della ex cooperativa Futura sono stati costretti a fare i decreti ingiuntivi al Comune per ottenere il pagamento di stipendi maturati avverso i quali il Comune ha addirittura fatto opposizione, scopriamo che somme ben più consistenti siano state oggetto di regalie natalizie”. Clara Crocè, segretaria generale della Fp Cgil Messina commenta così la notizia dei contributi concessi dall’Assessore alle politiche sociali del Comune di Messina, Pinella Aliberti, a cooperative e associazioni spesso direttamente riconducibili a consiglieri comunali o esponenti politici.

Tutto è partito dal progetto presentato dall’associazione “Insieme per la città 2008”, “Insieme per l’evento del Natale”. Il consigliere comunale del gruppo misto, Paolo Saglimbeni, nonchè presidente dell'associazione in questione, aveva chiesto il finanziamento di 10mila euro. Ma questo è soltanto il primo di una lunga serie di casi che vedono coinvolti numerosi esponenti politici di palazzo Zanca.

"Eppure per noi della FP Cgil questa notizia non è certo una novità - prosegue Crocè - Durante le fasi più concitate della vertenza Futura, avevamo ripetutamente denunciato il conflitto di interessi esistente che impediva di affrontare e risolvere la questione. Tanto che presentammo un esposto alla Procura”. “Chiediamo che si faccia chiarezza in tutta questa vicenda e al sindaco e all’assessore Aliberti di avere il buon gusto di revocare i provvedimenti di opposizione ai decreti ingiuntivi dei lavoratori della Futura e pagare loro quanto dovuto”.

Intanto intervengono i due consiglieri comunali del PD, Paolo David e Benedetto Vaccarino; in una nota chiedono siano resi noti "i criteri adottati dall’Amministrazione per il finanziamento dei progetti presentati dalle associazioni impegnate nei servizi sociali, per un ammontare complessivo di circa 300 mila euro. Considerata l’assoluta arbitrarietà e tenuto conto dell’opportunità di attuare procedure trasparenti che tengano conto delle effettive emergenze della città, rifiutando l’erogazione di fondi solo a scopi clientelari a scapito di servizi già operanti sul territorio e tuttavia con gravi difficoltà di gestione (Don Orione, Casa Serena), chiediamo l’immediata revoca dei finanziamenti concessi e l’emanazione di bandi di gara atti a selezionare soggetti competenti in grado di assicurare servizi di qualità nell’interesse dei cittadini".
Del caso del momento scoppiato a Palazzo Zanca si discuterà domani in una seduta straordinaria della commissione Servizi sociali, su esplicita richiesta del consigliere dell'Udc Giuseppe Melazzo.

da 98cento quotidiano online

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